Dopo il lockdown dovuto alla pandemia di Coronavirus, le cui ripercussioni negative purtroppo ancora si fanno sentire, tutti coloro che hanno la fortuna di disporre di una seconda casa, magari al mare o in campagna, stanno approfittando di questi mesi estivi per farvi ritorno e trascorrere delle vacanze in relax. Un modo per risparmiare e vivere più tranquilli rispetto al rischio di eventuali contagi.
Bollette più salate nella seconda casa
Emergenza a parte, cosa c’è comunque di meglio se non la possibilità di rifugiarsi in una seconda casa che offra magari maggiore tranquillità e ritmi più lenti rispetto alla dimora in città?
Questo piccolo lusso, però, ha un prezzo purtroppo. A parte le tasse varie che si pagano per il solo fatto di possedere una seconda casa, anche le spese per luce, acqua e rifiuti, a parità di consumi, risultano più elevate rispetto a quelle sostenute all’abitazione principale. Per il gas il discorso è diverso, perché il calcolo delle tariffe varia più che altro a seconda della zona.
Ma vediamo, nello specifico, perchè la bolletta elettrica della seconda casa, quella che comunemente si definisce non residente, è sempre più alta rispetto a quella della prima casa.
Il motivo è abbastanza semplice. La legge italiana considera una seconda abitazione come un qualcosa di non strettamente necessario. Un “lusso”, in un certo senso. È per questo che ha stabilito condizioni meno favorevoli per quanto concerne il pagamento dei consumi di corrente elettrica.
Le voci di costo che incidono sulla bolletta elettrica
Le differenze tra una normale utenza domestica ed una sempre domestica, ma non residente, riguardano gli oneri di sistema e quelli riguardanti la cosiddetta tariffa TD. Si tratta delle spese di trasporto e distribuzione dell’energia elettrica, che ora sono calcolate in funzione della potenza impegnata e non più a seconda dei consumi. Fino a qualche anno fa infatti ad essere penalizzati erano soprattutto coloro che consumavano di più. Così facendo le più colpite risultavano essere le famiglie numerose. Nel 2017 questo criterio di valutazione è stato abbandonato. Tuttavia sono aumentati altri costi fissi e gli oneri di sistema in modo tale che, comunque, le bollette per le seconde abitazioni continuassero ad essere più elevate, a parità di consumi. Si tratta di disposizioni che non hanno nulla a che vedere con il proprio fornitore d’energia, ma sono stabilite dalla legge italiana.
Risparmiare sulle bollette nella seconda casa
Detto questo, cercare di risparmiare per avvertire meno il peso delle bollette elettriche nella seconda casa è comunque possibile.
Il primo consiglio che ti diamo è quello di conoscere le tariffe Camer Gas & Power relative al mercato libero. A fronte di una convenienza reale e trasparente su tutte le tariffe domestiche, il nostro servizio clienti telefonico è sempre a disposizione per suggerirti le soluzioni di risparmio più indicate in relazione al tuo stile di vita.
Proprio a proposito di necessità, è importante anche delineare un’idea ben precisa di quali sono le fasce orarie di maggior consumo. Se, ad esempio quelle serali, trascorri tutto il giorno fuori casa rientrando solo alla sera, la tariffa bioraria Camer è pensata per farti risparmiare di più.
Un altro consiglio che ti diamo è quello di utilizzare il più possibile elettrodomestici di nuova generazione, che abbiano consumi ridotti. Questo vale anche per risparmiare sulle bollette elettriche della tua abitazione principale.
Altro piccolo accorgimento: ricordati di staccare sempre tutto quando vai via, soprattutto se pensi di restare assente per un lungo periodo!