Si sa, la tutela dei diritti dei clienti e e la chiarezza delle informazioni contenute nei contratti sono dei temi molto sensibili quando si parla delle bollette sull’energia elettrica. Per questo motivo, l’Italia si sta adeguando alle direttive europee del 2019 al fine di ampliare le tutele dei diritti riguardo i consumatori e per una comprensione accurata delle bollette

Si attende, in merito, un provvedimento dall’ente Arera (Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente), per mettere in atto le norme e stabilire la loro applicazione.

Un nuovo Decreto Legislativo

Attraverso uno schema espresso nel nuovo Decreto Legislativo, vengono rafforzati i diritti contrattuali dei consumatori in merito alla bolletta dell’energia elettrica. Inoltre, il fornitore è chiamato a comunicare con chiarezza tutti i servizi riguardando il piano tariffario vigente: dalle condizioni sul rinnovo contrattuale, al cambio fornitore, variazioni di prezzi o prodotti e facoltà di recesso.

La bozza del provvedimento è molto chiara: il cliente deve ricevere una comunicazione da parte del fornitore in cui, in maniera comprensibile, si spiegano tutte le clausole, eventuali modifiche e tutto ciò che riguarda le condizioni contrattuali.

Anche in caso di adeguamento delle tariffe, il cliente andrà tempestivamente informato con un preavviso di almeno due settimane, al massimo un mese. Così facendo si dà la possibilità al cliente, qualora non fosse d’accordo con i cambiamenti, di recedere il contratto via raccomandata o posta elettronica certificata, entro 10 giorni dalla ricezione del comunicato.

Un altro punto espresso nella bozza del Decreto, riguarda la possibilità del cliente di scegliere il metodo di pagamento più consono alle proprie esigenze. Inoltre, il cliente deve essere avvisato dal fornitore nell’eventualità che sussistano delle misure alternative per l’interruzione del servizio.

Si attendono 6 mesi, dall’entrata in vigore del Decreto, affinché l’Arera stabilisca l’iter per l’attuazione dei benefici sui diritti per i consumatori. 

Cambio fornitore e facoltà di recesso sulla bolletta dell’energia elettrica: i diritti dei clienti

Un nodo cruciale del Decreto Legge riguarda i diritti dedicati al cambio fornitore e alla facoltà di recesso. Il diritto dei clienti di cambiare fornitore richiede eventuali costi e procedimenti che devono essere effettuati nei tempi e nelle modalità stabilite dall’attuale fornitore.

Attraverso le nuove disposizioni normative, lo scopo è quello di riconoscere ai clienti il diritto di cambiare senza alcun tipo di discriminazione riguardo costi, tempistica e oneri. In particolare si cercherà di accorciare i tempi iniziando da tre settimane a decorrere dalla data di ricevimento della bolletta. Fino ad arrivare, ci si auspica dal 1° gennaio 2026, ad esercitare il diritto di cambio fornitore entro 24 ore dalla richiesta.

Per quanto riguarda la facoltà di recesso, questa non è soggetta a nessun obbligo da parte di clienti privati o imprese che hanno meno di 50 dipendenti a tempo indeterminato e con un fatturato non superiore ai 10 milioni di euro. Nel caso il fornitore volesse imporre il pagamento di una somma di denaro al momento del recesso contrattuale anticipato, deve dichiararlo con chiarezza nei documenti consegnati al cliente al momento della stipula del contratto. Quest’ultimo, infine, deve essere approvato dal cliente, pena la non validità del documento.

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