Prima di cestinare documenti importanti come l’avvenuto pagamento delle bollette, è bene accertare l’utilità o meno di averle a portata di mano. Infatti, sarebbe buona norma conservare le bollette luce e gas per non incorrere in spiacevoli sorprese che si possono presentare in seguito. Anche se, al giorno d’oggi, la bolletta può essere ricevuta: non solo in formato cartaceo ma anche digitale.
Per quanto riguarda la bolletta cartacea, considerando le quantità che si ricevono nel corso dell’anno, è bene trovare un posto apposito per riporle. Potrebbe capitare, infatti, che il fornitore mandi un sollecito di pagamento o un avviso per morosità quando, al contrario, la bolletta è stata regolarmente pagata. Per sicurezza e per evitare questi disguidi, è consigliabile dunque premunirsi allegando la ricevuta alla bolletta luce e gas. In questo modo si avrà sempre la prova dell’avvenuto pagamento.
Se, invece, si decide di optare per la domiciliazione bancaria la questione si semplifica. In questo caso non si ha la necessità di conservare le bollette ma basterà semplicemente visionare lo storico dei movimenti sul proprio conto corrente.

Per quanto tempo occorre conservare le bollette luce e gas?
Ovviamente, non bisogna conservare le bollette luce e gas in eterno. Infatti, secondo l’articolo 293 del Codice Civile, l’ente erogatore della fornitura di luce e gas ha il diritto di richiedere la ricevuta di pagamento di una o più fatture solo entro un determinato lasso di tempo. Una volta estinto questo periodo, ci si potrà sbarazzare delle bollette.
Indicativamente, è bene conservarle per un un minimo di 5 ad un massimo di 10 anni, per essere sicuri (ovviamente a partire dalla data di pagamento). Superato questo periodo stabilito la bolletta cade in prescrizione, per questo non occorrerà più dimostrare il pagamento. Per quanto riguarda, invece, la domiciliazione bancaria, basta conservare gli estratti conti del proprio conto in banca, con cui si attesta il pagamento della fattura.
Ricordiamo che, qualora venisse richiesto di mostrare la ricevuta del pagamento prima dei 5 anni e in caso di mancato possesso della stessa, si dovrà nuovamente pagare l’importo. Ciò avviene se, effettivamente, non risulta visibile il saldo effettuato.
I cambiamenti avvenuti dal 2018
Nel Gennaio 2018 assistiamo all’introduzione del Canone Rai come nuova voce in bolletta che definisce l’obbligatorietà sul pagamento di un’imposta sulla televisione. Questo avvenimento scaturisce delle ripercussioni anche riguardo alla durata per cui occorre conservare le bollette luce e gas.
Ciò ha determinato che la data della prescrizione delle bollette si allungasse da 5 a 10 anni. Si è esonerati da questo solo nel caso in cui non si possiede una tv in casa o sia qualcun altro a farsi carico del pagamento.
In linea generale, conviene archiviare tutta la documentazione domestica, tra cui le bollette di luce e gas, in appositi cassetti e cartelle. In questo modo si avrà tutto ordinato e a portata di mano nel caso in cui venga richiesta una fattura.
Per non ricevere brutte sorprese, una soluzione definitiva sarebbe quella di attivare la domiciliazione bancaria e ottenere la bolletta in formato elettronico. Tutti i più importanti fornitori, come Camer Gas&Power consentono di aderire ai piani tariffari con pagamento tramite RID, in modo da evitare di accatastare scartoffie e scongiurare una possibile dimenticanza nel conservare la bolletta.