È ufficiale: il 9 agosto 2023 è stato firmato il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) denominato “Fondo Reddito Energetico”. Questo provvedimento prevede contributi in conto capitale per realizzare impianti fotovoltaici in assetto di autoconsumo rivolto alle famiglie in condizione di disagio economico.
Scopriamo maggiori informazioni a riguardo.
Fondo Reddito Energetico 2023: l’obiettivo
Il decreto firmato dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, ha come obiettivo quello di consentire l’accesso agevolato all’energia rinnovabile per persone che appartengono a nuclei familiari con ISEE inferiore ai quindicimila euro o a trentamila, avendo almeno quattro figli a carico.
“Con questo provvedimento – spiega quindi il Ministro Pichetto – perseguiamo un doppio fine. Non solo quello sociale di sostegno alle fasce più indigenti ma, allo stesso tempo, quello ambientale, perché promuoviamo l’utilizzo di energia rinnovabile. È una nuova risposta del governo per concretizzare una reale ed equa sicurezza energetica”.
Destinatari
Il Fondo Reddito Energetico, alla cui operatività lavora il Gestore Servizi Energetici (GSE), è di natura rotativa e mette a disposizione complessivamente 200 milioni di euro per il 2024-2025. I destinatari come detto sono quindi tutte quelle persone che vertono in condizioni di disagio economico. La maggior parte delle risorse (pari all’80%) sono state stanziate nel Mezzogiorno per le Regioni:
- Abruzzo;
- Basilicata;
- Calabria;
- Campania;
- Molise;
- Sardegna;
- Sicilia.
Il Ministro Pichetto precisa tuttavia che il Fondo Reddito Energetico può essere incrementato con un versamento volontario da parte di amministrazioni centrali, Regioni, Province, ma anche organizzazioni pubbliche e realtà no-profit.
Fotovoltaico per le famiglie
Oggetto del provvedimento è quello di poter promuovere la realizzazione di impianti fotovoltaici in assetto di autoconsumo su unità residenziali di famiglie in condizioni di disagio economico, grazie a contributi in conto capitale su:
- coperture;
- superfici;
- aree e pertinenze di cui il soggetto beneficiario sia titolare di un valido diritto reale.
Gli impianti fotovoltaici al servizio di unità residenziali nella disponibilità di nuclei familiari in condizione di disagio economico dovranno rispettare un requisito fondamentale, ovvero quello di avere una potenza nominale compresa tra 2-6 kW, o comunque non superare la potenza nominale in prelievo sul punto di connessione (fonte MASE).
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