A pochi giorni dalla scadenza delle precedenti misure, il 28 marzo 2023 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il nuovo Decreto Bollette con diverse novità e riconferme riguardo ad esempio il Bonus sociale, l’Iva al 5%, l’azzeramento parziale degli oneri di sistema per il gas ed un contributo a compensazione per le spese del riscaldamento domestico.
Ecco tutte le informazioni a riguardo.
Bonus sociale: confermato fino a giugno 2023
Per quanto riguarda il Bonus sociale previsto per garantire delle agevolazioni alle famiglie che vivono una condizione di disagio economico e/o fisico, già ad inizio anno era stato innalzato il tetto ISEE per avere accesso al bonus. Il nuovo Decreto Bollette 2023 prevede che anche per i prossimi tre mesi – da aprile a giugno – sarà ancora possibile ricevere il bonus in bolletta di luce e gas e potranno usufruirne:
- le famiglie con reddito complessivo non superiore alla soglia ISEE di 15mila euro;
- i nuclei familiari con 4 o più figli ed un ISEE non superiore a 20.000 euro;
- coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza o la pensione di cittadinanza.
Iva ridotta e oneri di sistema azzerati per il gas
Nel Decreto Bollette 2023 sono state inoltre confermate altre due importanti misure ma solo per quanto riguarda il gas. Nello specifico per i prossimi mesi è prevista:
- una riduzione del 5% dell’Iva per il gas naturale, il teleriscaldamento e l’energia prodotta da gas metano;
- l’azzeramento degli oneri di sistema nel periodo compreso tra il 1 aprile e il 30 giugno 2023.
Gli aiuti per le imprese
Al centro del decreto tuttavia non sono state solo le famiglie ma anche le imprese. Per loro è stata pensata la proroga fino al 30 giugnodei crediti d’imposta. Inoltre per tutte le aziende agricole che producono e cedono energia fotovoltaica, sarà riconosciuto un regime di tassazione più favorevole per la componente riconducibile all’energia ceduta.
Decreto Bollette 2023: contributo per il riscaldamento
Tra gli obiettivi del nuovo Decreto Bollette c’è anche quello di agevolare il risparmio energetico: per questo a partire dal 1 ottobre fino al 31 dicembre verrà introdotto un contributo a compensazione delle spese di riscaldamento. Aspetti molto interessanti sembrano riguardare:
- il pubblico di beneficiari: tutti potranno ottenerlo e non sono previsti limiti di reddito;
- il tipo di erogazione: il contributo verrà erogato in quota fissa e sarà differenziato in base alle zone climatiche.
Alla luce di quanto emerso nel decreto tuttavia, sono ancora molti i punti che dovranno essere definiti in modo specifico. A riguardo quindi il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ed il ministro dell’Economia e delle Finanze, fisseranno i criteri per l’assegnazione con un altro decreto.
Parallelamente sarà compito dell’ARERA determinare le modalità applicative e la misura del contributo.