Negli ultimi decenni, l’energia solare è emersa come una delle principali fonti di energia rinnovabile. Con la crescente domanda di sostenibilità energetica e l’urgenza di ridurre le emissioni di CO₂ infatti, gli impianti solari hanno visto un’evoluzione significativa. Ed è proprio in questo contesto che con i pannelli fotovoltaici e quelli agrivoltaici possono rappresentare una soluzione innovativa.
Ma quali sono le principali caratteristiche e che differenza c’è tra questi sistemi? Scopriamolo insieme!
Pannelli fotovoltaici: caratteristiche
I pannelli fotovoltaici sono dispositivi che convertono la luce solare direttamente in energia elettrica. Sono composti da celle solari – generalmente in silicio – che generano corrente elettrica continua quando esposte alla luce del sole. Questa corrente viene poi convertita in corrente alternata tramite un inverter, rendendola utilizzabile per le applicazioni domestiche, industriali o commerciali.
Tra le caratteristiche principali emergono:
l’efficienza: che varia a seconda del materiale utilizzato e della tecnologia impiegata;
l’installazione: i pannelli fotovoltaici possono essere installati su tetti o facciate, sfruttando superfici esistenti o creando nuovi impianti solari. L’orientamento e la loro inclinazione sono cruciali per massimizzare la produzione di energia;
l’impatto ambientale: il fotovoltaico è una delle tecnologie energetiche più pulite disponibili. Durante la produzione, vi è un impatto ambientale legato alla fabbricazione dei pannelli, ma una volta installati i pannelli solari non emettono gas serra né inquinano l’aria o l’acqua.
Impianti agrivoltaici: caratteristiche
Gli impianti agrivoltaici invece rappresentano una differente tipologia di pannelli fotovoltaici tradizionali, dal momento che combinando la produzione di energia solare con l’attività agricola. Questa tecnologia è progettata infatti per essere integrata nei terreni agricoli, permettendo la coesistenza di coltivazioni e produzione energetica nello stesso spazio.
Questi impianti si distinguendo per:
il design e l’installazione: i pannelli agrivoltaici sono generalmente montati su strutture più alte rispetto ai pannelli fotovoltaici tradizionali, in modo da lasciare spazio sufficiente per le attività agricole sottostanti. Possono essere fissi o seguire il movimento del sole (sistemi a inseguimento), ottimizzando sia la produzione di energia che la crescita delle colture;
i benefici agronomici: questi pannelli possono offrire una serie di vantaggi anche per l’agricoltura. La loro presenza può ridurre l’evaporazione dell’acqua dal suolo, fornire ombra alle colture durante le ore più calde e proteggere le piante da condizioni meteorologiche estreme come grandine o piogge intense;
l’efficienza e la produzione: anche se i pannelli agrivoltaici possono avere una leggera diminuzione dell’efficienza a causa dell’ombra parziale, la combinazione di produzione agricola e energetica può compensare questo svantaggio.
Differenza tra pannelli fotovoltaici e agrivoltaici
Ma qual è dunque la differenza fondamentale tra pannelli fotovoltaici e agrivoltaici?
Questa risiede nell’approccio all’utilizzo del terreno: i pannelli fotovoltaici tradizionali sono infatti installati su superfici dedicate esclusivamente alla produzione di energia solare, mentre quelli agrivoltaici consentono l’uso simultaneo del terreno per l’agricoltura e la produzione energetica. Ciò rende l’agrivoltaico particolarmente interessante per aree agricole dove lo spazio è limitato o dove si vuole massimizzare l’uso del terreno.
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