Truffe luce e gas. A chi non è mai successo di ricevere una telefonata anonima sul cellulare o telefono di casa a qualche orario scomodo. Oppure, di ricevere una visita da un venditore porta a porta. Entrambi ti propongono di passare ad una “nuova offerta” energetica, a volte senza neanche specificare che sia di un nuovo operatore. Ti propongono un piano tariffario migliore di quello attuale, ad un prezzo stracciato. Prima di potertene accorgere, ti ritrovi con nuovo operatore energetico che è decisamente molto meno trasparente del tuo. Senza renderti conto, sei coinvolto in una delle truffe più diffuse in Italia. Una vera e propria matassa da srotolare e con una bolletta dal conto molto più salato. Purtroppo sei vittima di un intricato meccanismo che si è innescato da quando esiste il mercato libero dell’energia elettrica e il gas.

Alcune società infatti, per poter raccogliere un maggior numero di clienti, si rivolgono a società esterne che poi non sempre agiscono in maniera trasparente. Ovviamente, non tutti operano sul mercato libero utilizzando pratiche scorrette (vere e proprie truffe), ma è bene per il consumatore conoscerle e sapere come comportarsi di conseguenza. Quindi, seguendo la filosofia del prevenire è meglio che curare, oggi ti spieghiamo come fare a riconoscere e a non cascare in queste truffe. E se ormai è troppo tardi e ti ritrovi con un operatore energetico che non vuoi? Non disperare, c’è una soluzione pure per quello.

COME CAPIRE SE TI STANNO PROPONENDO UN'OFFERTA A RISCHIO

Utilizzando velocità ed effetto sorpresa per riuscire nel loro intento, ti chiameranno o ti verranno a trovare negli orari più scomodi. Avranno la certezza di trovarti in casa ed inizieranno a catturare la tua attenzione, parlando senza sosta della tua bolletta e di come puoi risparmiare. In questi casi potrebbe essere facile confondersi ma è molto importante mantenere la calma. Non sei ancora finito nella loro trappola.
Quando vieni approcciato è fondamentale prestare molta attenzione. Molti addetti al call center o i venditori porta a porta non diranno mai chiaramente cosa ti proporranno. Anzi, ti faranno capire poco o nulla, cercando di deviare ad ogni tua domanda. Non farti abbindolare: se ti chiedono di prendere la tua bolletta e comunicargli alcuni dati senza aver chiarito prima quali sono le caratteristiche della loro offerta, è una truffa!

Ad un venditore disonesto infatti basterà entrare in possesso del tuo codice POD o codice PDR e dei dati anagrafici dell’intestatario dell’utenza per attivare un nuovo contratto luce o gas. Per questo motivo, non fornire mai dati sensibili se non sei certo di voler cambiare operatore. Devi sempre informarti prima e, se hai dei dubbi, chiedere di ricevere una proposta del nuovo contratto via mail. Solo così potrai valutarne l’effettiva convenienza con tutta calma.

COSA FARE SE SI È STATI RAGGIRATI

Questa situazione potrebbe risultare scomoda, costosa o complicata. Ma con le nuove tutele date dalla riforma del codice del consumo è oggi molto più facile tornare sui propri passi.

L’ARERA infatti ha imposto che, per ogni contratto stipulato fuori dagli uffici commerciali, ogni venditore debba inviare una “lettera di conferma” o effettuare la “chiamata di conferma” per cristallizzare la volontà del nuovo cliente di passare ad una nuova offerta.

Nei casi in cui però le truffe fossero già stata messe in atto e quindi il contratto abbia già effetto, sempre l’Autorità, ha previsto una procedura semplificata per il cliente. Questa gli permetterà di ritornare al vecchio fornitore, alle condizioni iniziali, senza ulteriori costi. La direttiva consumatori D. lgs del 21/02/2014 ha esteso a 14 giorni il diritto di recesso senza alcun costo o penalità. Questo può avvenire solo se sei stato approcciato in ambito non lavorativo (a casa o tramite telefonata). Per annullare l’offerta basterà mandare un reclamo scritto tramite raccomandata, fax o posta elettronica.
Se i 14 giorni sono passati, invece, devi mandare una richiesta di annullamento al tuo “nuovo gestore” entro 40 giorni dalla conferma di attivazione o 30 giorni dalla chiamata di conferma. Nel caso in cui nessuna di queste “conferme” fosse stata data esplicitamente, il consumatore ha 30 giorni di tempo dalla scadenza della prima nuova bolletta per inviare il reclamo. In questi ultimi casi, il fornitore ha diritto a 40 giorni per effettuare tutte le valutazioni portandone a conoscenza l’utente e coinvolgendo lo Sportello del Consumatore.

Se quest’ultimo avrà appurato che il nuovo fornitore ha agito in maniera non corretta, tornare al tuo vecchio operatore sarà totalmente gratuito.

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